- Categoria: Difficoltà di apprendimento
- Scritto da Mirko Cario
Quando le nuove tecnologie aiutano a compensare le difficoltà di apprendimento - Seconda parte
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Mappe concettuali
Uno strumento compensativo generalmente incluso nei piani didattici personalizzati degli studenti con DSA è l'utilizzo di mappe concettuali durante lo studio o le interrogazioni. Per facilitare il compito della costruzione di una mappa efficace è possibile sfruttare diversi programmi o software disponibili gratuitamente online come MindMaple lite.
La costruzione di una mappa efficace non può prescindere però da una fase di studio individuale, finalizzata alla raccolta delle informazioni necessarie e dei concetti chiave. Per molti studenti con difficoltà di lettura e scrittura, che prediligono uno stile di elaborazione dell'informazione visivo piuttosto che verbale, può essere di grande aiuto abbinare i concetti chiave a immagini e foto. A tal fine è possibile catturare porzioni di testo, immagini, o parti di foto grazie a strumenti tecnologici di facile utilizzo come gli scanner mouse o le penne scanner. Questi strumenti funzionano come evidenziatori digitali in grado di acquisire velocemente i contenuti e salvarli nella memoria del computer, in modo da inserirli all'interno delle mappe concettuali.
Per concludere
Questi sono solo alcuni esempi di come le nuove tecnologie possano aiutare tutti gli studenti, a prescindere dalle difficoltà specifiche. L'investimento sulla tecnologia ha infatti raggiunto risultati importanti che coinvolgono l'intero mondo della scuola e tutti gli operatori che si occupano di apprendimento. Basti pensare alle innovative soluzioni che offrono GIADA e SOFIA, piattaforme online per la compilazione facilitata dei piani educativi individualizzati e per la didattica personalizzata.
É chiaro come questi strumenti permettano di valorizzare le diversità e le caratteristiche individuali. Ci sembra importante però sottolineare che le tecnologie da sole non bastano e che servono “competenze compensative” più che strumenti. É necessario infatti un addestramento iniziale dell'adulto (genitori e insegnanti) oltre che del minore, sulla tecnologia oggi disponibile e sulle possibilità di impiego in ambito scolastico ed extra-scolastico, in modo che sia chiaro a tutti gli attori coinvolti la potenzialità dello strumento ed il suo più efficace utilizzo.
Bibliografia:
- Berton M.A., Craighero M., Grandi L., Meloni M., Peroni A., Savelli E., Staffa G. e Stella G. (2005), Il Campus per l’autonomia di San Marino, «Dislessia», vol. 1, n. 2, pp. 107-121.
- Berton M.A., Craighero M., Grandi L., Meloni M., Peroni A., Savelli E., Staffa G., Stella G., Lampugnani F. e Ciceri Dazzi V. (2006), Strategie e tecnologie per l’apprendimento, « Dislessia », vol. 3, pp. 295-307.
- Peroni M. (2006), La sintesi vocale come strumento compensativo per i soggetti con dislessia: Quali effetti?, «Dislessia», vol. 3, pp. 309-323.
Autore: Mirko Cairo, psicologo. Si occupa di Disturbi Specifici dell'apprendimento, ADHD e Ritardo Mentale nella provincia di Roma
copyright © Educare.it - Anno XV, N. 2, Febbraio 2015