- Categoria: Pratiche di inclusione
- Scritto da Valentina Longo, Anna Gonzato, Elisa Garieri
Da grande voglio essere felice
Progettare attività incentrate sul tema del "futuro" rappresenta una sfida significativa nelle classi dell'ultimo anno di liceo, particolarmente quando tra gli studenti è presente una studentessa con disabilità. In questi casi, la costruzione di una visione del futuro richiede un'attenzione ancora più delicata e consapevole, ma diventa anche un'opportunità per ripensare le pratiche didattiche in chiave inclusiva. Attraverso un'attenta valutazione delle potenzialità e dei limiti di ciascuno, la scuola può tracciare percorsi costruttivi che valorizzino ogni studente sostenendolo adeguatamente nella ricerca del proprio significativo progetto di vita.
Conoscere per immaginare e costruire
Il presente progetto nasce dall'osservazione sistematica di una classe quinta del Liceo delle Scienze umane, composta da 20 studenti (5 ragazzi e 15 ragazze). All'interno del gruppo sono presenti due studenti con bisogni educativi speciali: uno studente con disturbo specifico dell'apprendimento e Sofia, una studentessa con grave disabilità costretta all'uso della sedia a rotelle e con necessità di assistenza costante per l'autonomia. La sua comunicazione verbale è elementare, specialmente con persone non familiari e tende al silenzio se non adeguatamente stimolata. Nonostante queste sfide mostra caratteristiche positive significative:
riconosce compagni, docenti e personale di istituto, manifesta serenità e gioia nell'ambiente scolastico, dimostra interesse per le attività proposte, nutre una particolare passione per i giochi da tavolo e di carte adattati e utilizza il gioco come strumento di interazione sociale.
Dall'analisi del suo profilo biopsicosociale di Funzionamento emergono criticità in diverse dimensioni. Il progetto si concentra tuttavia sul potenziamento di due dimensioni principali: Comunicazione e linguaggio, Relazione, interazione e socializzazione.
L'obiettivo che ci si è proposti di raggiungere è essenzialmente quello di rafforzare le abilità comunicative della studentessa e incrementare le sue occasioni di interazione con coetanei e adulti, promuovendo così il senso di appartenenza alla comunità scolastica attraverso attività mirate.
Il futuro attraverso il gioco di squadra
"Da grande voglio essere felice": da questa semplice ma profonda affermazione di Sofia è nato un progetto inclusivo che ha trasformato un desiderio individuale in un'opportunità di crescita collettiva. L'iniziativa si è sviluppata come un percorso strutturato per accompagnare la studentessa nell'esplorazione e nell'espressione delle proprie aspirazioni future, estendendosi poi all'intera classe in una riflessione condivisa sui progetti di vita e sui talenti personali.
La metodologia adottata ha posto particolare attenzione alla valorizzazione dei punti di forza di Sofia, in particolare la sua passione per il gioco e la musica. L'approccio collaborativo tra docenti e studenti ha permesso di superare le barriere tecnologiche, creando un ambiente di apprendimento stimolante e realmente inclusivo. La studentessa ha potuto così partecipare attivamente alle attività proposte, di seguito dettagliate, interagendo con i compagni secondo le proprie modalità e potenzialità.
1° PARTE - Un percorso di scoperta e condivisione
Il percorso è stato avviato durante le ore di Scienze Umane, ponendo l'accento sulla pragmatica della comunicazione attraverso la condivisione dei progetti di vita individuali e la riflessione sul talento personale. La struttura metodologica si è articolata in quattro fasi principali.
La prima fase ha previsto la visione di un video di Alessandro D'Avenia sul tema del talento, stimolando una riflessione guidata su come identificare, sviluppare e applicare le proprie capacità nella vita. Successivamente, attraverso l'utilizzo della piattaforma Mentimeter, è stato realizzato un brainstorming collettivo sulle aspirazioni future in relazione ai talenti individuati.
La seconda fase ha visto gli studenti impegnati nella creazione di avatar personalizzati mediante l’applicazione digitale Bitmoji. Nella costruzione dell’avatar gli studenti hanno cercato di rispondere alla domanda "Chi voglio essere da grande". Questo momento ha permesso l'esplorazione dell'identità in prospettiva futura attraverso tre quesiti fondamentali: l'identità professionale futura, le motivazioni della scelta e le azioni concrete da intraprendere. Gli avatar e le relative riflessioni sono stati trasformati in carte da gioco e integrati in una pagina interattiva su Genially, dando vita a un'attività di gamification intitolata "Indovina l'avatar". Questa modalità ludica ha facilitato la condivisione delle ambizioni future in un contesto collaborativo e stimolante.
Il percorso si è concluso con la creazione di una storia sociale, realizzata da Sofia in collaborazione con le compagne utilizzando l’applicazione Canva. La narrazione ha illustrato il percorso post-scolastico e le future attività presso il centro diurno.
La partecipazione della studentessa alle attività è stata caratterizzata da un notevole entusiasmo, particolarmente evidente nella fase di gamification.
2° PARTE - La poesia come strumento di espressione e inclusione
Il percorso è proseguito nelle ore di Italiano attraverso due attività mirate all'espressione creativa e all'interpretazione testuale. La prima fase ha coinvolto piccoli gruppi di lavoro nell'analisi della canzone "Sogna ragazzo Sogna", utilizzando la piattaforma LearningApps per sviluppare competenze interpretative attraverso esercizi mirati.
La seconda fase ha introdotto il metodo del "Caviardage", una tecnica di scrittura poetica che prevede la creazione di componimenti attraverso la selezione di parole da testi preesistenti. Gli studenti, organizzati in gruppi con ruoli differenziati, hanno lavorato su pagine di libri dismessi, cercando parole significative sul tema del futuro per comporre brevi testi poetici.
Gli obiettivi perseguiti sono stati essenzialmente: l'arricchimento lessicale e lo sviluppo di competenze comunicative in un contesto strutturato di interazione con i pari.
3° PARTE - L’ espressione artistica come ponte nella comunicazione
Il percorso ha trovato la sua naturale evoluzione nelle ore di Storia dell'Arte, dove la tecnica del Caviardage si è arricchita di una dimensione visiva ed emozionale. Gli studenti hanno trasformato i testi poetici precedentemente elaborati in opere visive attraverso l'uso di disegni, tecniche pittoriche e collage. La documentazione di questo processo creativo è confluita in un ebook collaborativo, realizzato con Book Creator, che ha permesso la condivisione delle opere con l'intero gruppo classe.
Per Sofia, questa fase ha rappresentato un momento di svolta significativo: l'approccio multimodale ha stimolato non solo la sua partecipazione attiva nella scelta di colori e immagini, ma ha anche suscitato, per la prima volta, un desiderio spontaneo di espressione artistica attraverso il colore.
Oltre ogni barriera
Nonostante le iniziali criticità, il progetto ha superato le aspettative, rivelando un impatto significativo sull'intero gruppo classe. L'entusiasmo della studentessa e il coinvolgimento attivo della maggioranza dei compagni hanno confermato l'efficacia dell'approccio metodologico scelto.
La creazione e personalizzazione degli avatar si è rivelata uno strumento prezioso per l'esplorazione identitaria in prospettiva futura. Questa modalità ha permesso agli studenti di affrontare la pianificazione del proprio futuro in modo creativo, alleggerendo il peso delle aspettative e facilitando l'espressione autentica delle proprie aspirazioni. L'attività ha anche evidenziato una significativa disparità nella chiarezza progettuale tra gli studenti: mentre alcuni hanno individuato obiettivi ben definiti, altri hanno manifestato incertezze e preoccupazioni che hanno richiesto un supporto mirato nella valorizzazione dei talenti individuali.
Le attività collaborative, hanno contribuito alla creazione di un clima di benessere personale per tutta la classe, e al rafforzamento delle dinamiche relazionali all'interno del gruppo.
Il prodotto multimediale
L'integrazione delle tecnologie digitali nel progetto si è rivelata determinante per il raggiungimento degli obiettivi inclusivi. La selezione accurata degli strumenti multimediali, calibrata sulle specifiche esigenze di Sofia, ha permesso di superare le barriere imposte dalle sue limitazioni motorie attraverso un supporto collaborativo di docenti e compagni.
L'approccio multimediale ha potenziato il coinvolgimento della studentessa, trasformando l'apprendimento in un'esperienza stimolante e partecipativa. In particolare, la creazione dell'avatar ha rappresentato uno strumento efficace per l'auto espressione e il rafforzamento dell'identità personale. La dimensione ludica, introdotta attraverso elementi di gamification, ha facilitato la socializzazione e valorizzato i talenti individuali, creando un ambiente di apprendimento dinamico e inclusivo.
Autrici: Valentina Longo, laureata in Scienze Pedagogiche e specializzata nelle attività di sostegno didattico. Lavora come docente di sostegno nella Scuola Secondaria di Secondo Grado. Il suo approccio educativo, incentrato sulla persona, la porta a promuovere con passione l'inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Anna Gonzato, lavora come docente di sostegno nella suola secondaria di secondo grado. Tutor di tirocinio indiretto e docente nei laboratori di educazione linguistica nei corsi di specializzazione per la formazione post-universitaria dei docenti di sostegno dell’Università di Verona. Esperta in metodologie e didattiche per studenti con bisogni educativi speciali e italiano L2.
Elisa Garieri, docente a contratto e ricercatrice presso l'Università di Verona. Docente TIC nei corsi di specializzazione per la formazione post universitaria dei docenti di sostegno. Formatrice esperta: PNSD, PNRR, animatori digitali, team per l'innovazione, docenti. Esperta in metodologie e didattiche innovative con le nuove tecnologie per studenti con BES.
copyright © Educare.it - Anno XXV - N. 1, - Gennaio 2025