- Categoria: Rapporto con il cibo
- Scritto da Laura Fornari
Mangia solo poche cose di suo gusto
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La mia piccola ha sedici mesi, pesa kg. 10,500 ed è alta 77 cm. (quindi nella norma per la sua età). Frequenta il nido dall'età di 11 mesi. E' stata allattata artificialmente (bimba adottata a 40 gg.) tutto bene per lo svezzamento è andato direi benino, solo che ai primi tentativi con la frutta 4-5 mesi non era pronta.. la rifiutava. Un mesetto più tardi ha iniziato a mangiarla con gusto, a sei mesi e mezzo non ha più voluto il biberon ho dovuto iniziare a dare latte biscotti con il cucchiaio. Per le minestrine era un pò polemica ma sono riuscita bene o male a fargliele accettare (distrazioni canzoncine e giochetti vari, anche se fin da allora si capiva che non amava la carne ma prediligeva il formaggio.
Arriviamo a undici mesi e andiamo al nido. L'idea del nido non le dispiace, gioca ci va contenta ma per due mesi rifiuta il cibo: mangia solamente gli spuntini, la frutta, il latte con i biscotti, lo yougurt, pane e biscottini vari. Dopo circa due mesi verso metà novembre inizia a mangiare un pò delle minestrine previste, e anche a casa le mangiucchia.
Dall'interruzione per le feste natalizie non accetta più il pasto canonico neanche quello dei bimbi più grandi (primo e secondo seperati). Anche a casa è un problema torna affamata piange ma vuole mangiare solamente le stesse cose:
LATTE E BISCOTTI
YOUGURT
FORMAGGINI
PHILADELFHIA (no altri formaggi)
PANE - E DOLCI VARI
Solo raramente riesco a farle mangiare bastoncini di pesce e qualche minestra di ceci con carne di cavallo (ma 1 volta la mangia e 10 no), non accetta nessun altro tipo di pietanza: non la vuole neanche assaggiare, non vuole la pasta, non vuole le uova e nessun tipo di carne (prosciutto compreso). In pratica non riesco a farle ingerire proteine (se non con i formaggini). Il suo pasto preferito sembra dolce e la consistenza tipica delle creme. Anche se sa masticare molto bene, il pane lo morde, anche se è tipo bruschetta, la banana la mangia a morsi. Quindi direi che ha un gusto molto definito
Cosa posso fare?? Al nido sta diventanto un problema perchè urla solo a vedere arrivare il carrello con le vivande, inizia a scappare solo alla vista del cucchiaio vuoto o del tovagliolo. Mi è stato consigliato di rivolgermi ad uno psicologo (da parte di un pediatra e da parte del nido), ma da parte del pediatra della USL, invece, mi viene detto di farle mangiare ciò che vuole.
Obiettivamente credo sia un problema ma non vorrei farne ancora un dramma, non vorrei però trovarmi a sottovalutare un problema che potrebbe diventare con il tempo più grande e più difficilmente gestibile. Per il resto è una bimba molto socievole, molto molto determinata, intelligente e allegra, ride molto e con gusto, è molto attenta a qualunque cosa succede intorno a lei.
Avrei bisogno di un consiglio che mi aiuti a valutare se è il caso di intrapendere qualche azione più determinata tipo (non darle altro da mangiare finchè non accetta anche altri alimenti, subendo di conseguenza pianti e strilli), oppure darle solo ciò che desidera. Al nido se scelgo questa soluzione ovviamente continueranno a darle solo lo spuntino della mattina, e la merenda il pomeriggio, per il pranzo il solito pezzo di pane.
Attendo con ansia il vostro parere. Grazie
Gentile signora,
come Lei avrà già visto leggendo altre lettere su questa rubrica, l’atteggiamento della sua bimba è molto diffuso ed i genitori quando si tratta di gusti diversi dai loro nei confronti del cibo si allarmano molto. (veda le mie risposte a Alimentazione più corretta, Scelte di Alimentazione, Perché non vuole mangiare e tante altre).
Il primo errore è stato quello di usare giochini e canzoncine varie per farla mangiare: così si abitua il bambino a cercare sempre la gratificazione da questo comportamento e a perdere il gusto per il cibo.
Non ricordo più quale arguto scrittore diceva che ascoltare la musica mentre si mangia è un insulto sia per il cuoco che per il musicista!
Comunque, sicuramente e giustamente, al nido non fanno questi giochi per farla mangiare e qui nasce il primo rifiuto. La vostra bimba avrà, anche geneticamente, ereditato dei gusti diversi dai vostri e questo è un dato che va accettato subito. Spesso all’interno di una famiglia c’è chi non sopporta nemmeno l’odore del pesce (dei bastoncini di pesce poi...) e chi invece lo gradisce molto. Lei dice che la sua bimba non mangia l’uovo, ma ci sono tanti modi per cucinare l’uovo. Io ricordo ancora con grande nostalgia le frittatine dolci della nonna o l’uovo sbattuto con lo zucchero che ci davano a colazione!
Perché deve necessariamente darle la carne di cavallo? Forse il vitello, il tacchino, il coniglio hanno un gusto meno forte e hanno lo stesso valore nutritivo. Quante mamme ho sentito lamentarsi delle stesse cose di cui si rammarica Lei oggi ed ora hanno bimbi di sette, otto, nove anni che mangiano quasi tutto senza più problemi! Lei conclude la sua lettera scrivendo “attendo con ansia il vostro parere”.
Forse il problema è proprio in questa parolina: ANSIA. Cerchi di vivere con maggior serenità le differenze di gusti di sua figlia e non trasformi il momento del pasto in un momento ansiogeno, accolga con tranquillità i suoi rifiuti (caricare di troppo significato i suoi “no”, la indurrebbe a ripeterli per avere maggior attenzione) e per ulteriori approfondimenti potrebbe leggere un libretto carino di Jesper Juul che troverà nei saggi Feltrinelli dal titolo “Ragazzi, a tavola!”
Gentile Dottoressa, la ringrazio (acquisterò il libro che lei mi suggerisce) nel frattanto però, non sono riuscita a capire cosa mi ha consigliato.
Ho senz'altro appreso che ho sbagliato a distrarla con giochini e canzoncine, ho acquisito che geneticamente mia figlia possa avere gusti particolari, ma rimane il fatto che: non VUOLE NEANCHE ASSAGGIARE NESSUN TIPO DI CARNE.
(Quella di cavallo è l'unica che ha rarissimamente assaggiato) (lei mi risponde "... diversamente" - le UOVA non sono un problema lo so bene, avevo pensato anche io al cosiddetto zabaione uova e zucchero battuto, ma con il problema dell'aviaria non è consigliabile dare l'uovo crudo, comunque l'uovo, seppur in minima parte, lo acquisisce da altri preparati come biscotti torte e così via). I bastoncini di pesce li gradisce non le dà fastidio l'odore come dice lei (ma mangia solo quelli e i formaggini ) non accetta altro, niente minestre, niente pastasciutta, niente carne).
Volevo solo sapere se debbo continuare a darle solo ciò che vuole senza insistere.
Grazie (forse non mi sono espressa bene nella mia precedente richiesta). Spero abbia l'opportunità di verificare nuovamente se suggerirmi qualcosa di diverso.
Gentile signora,
per rispondere alla sua nuova richiesta ecco in sintesi:
IL DECALOGO DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE INFANTILE
1. Il pasto del bambino deve avere una durata stabilita (circa 30 minuti) oltre il quale egli deve lasciare il tavolo e smettere di mangiare.
2. Il bambino non va forzato a terminare quanto gli è stato messo nel piatto.
3. Almeno fino a un anno dare al bambino alimenti molli o semiliquidi, poichè fino a quell'età ha poca saliva e fa fatica a masticare quelli secchi e duri.
4. Il bambino non va ricattato perchè mangi qualcosa che non vuole.
5. Non tenere la televisione accesa mentre il bambino mangia.
6. Non forzatelo se rifiuta un cibo ma va riproposto alcuni giorni dopo.
7. Non dare ad un bambino cibi troppo caldi o troppo freddi.
8. Abituare il bambino a gusti diversi (dolce, amaro, aspro, salato...).
9. Se non ha mangiato sparecchiare come se nulla fosse.
10. Se il bambino non mangia da tre giorni, non vi angosciate, telefonate al pediatra dopo tale termine e se il pediatra vi tranquillizza, non preoccupatevi.
Alcune regole possono sembrare drastiche ed eccessive, ma spesso le mamme sono molto attente all'alimentazione del bimbo fino ai sei/sette mesi e poi pensano che con lo svezzamento si possa dare di tutto.
In realtà si deve ancora fare molta attenzione ed è per questo che ho fatto quell'osservazione circa i bastoncini di pesce non ritenendoli un alimento sano nemmeno per gli adulti, tantomeno per una bimba di sedici mesi. Può darsi che la bimba al nido non si senta sufficentemente sicura ed accolta amorevolmente. Anche le ragazze che li accudiscono, spesso senza alcuna preparazione specifica, di fronte ad un bimbo problematico hanno atteggiamenti d'insofferenza ed i bambini lo sentono, creando così un circolo vizioso molto sgradevole.
Spero di aver chiarito i punti più problematici, se ci sono altri dubbi sono a disposizione.
copyright © Educare.it - Anno VI, Numero 4, Marzo 2006