- Categoria: Educazione prenatale e prima infanzia
- Scritto da Federica Gozzi
L'educazione dal concepimento alla nascita
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Il periodo della gravidanza è un periodo carico di emozioni di ogni tipo che coinvolgono non solo la madre ed il padre in attesa ma anche la famiglia di appartenenza di entrambi, che condivide con la coppia le gioie ed i dubbi che l'attesa di un bambino possono creare. Spesso molte donne amano condividere i propri stati d'animo per essere rassicurate, ma capita altrettanto spesso che desiderino creare un momento esclusivo di comunicazione col proprio bambino domandandosi se, dal posto incantato in cui si trova, la stia ascoltando. Molte ricerche hanno dimostrato come il bambino, già dal grembo materno, sia perfettamente ricettivo e in ascolto rispetto a tutto ciò che lo circonda, nascendo quindi già con nove mesi di esperienze sensoriali e relazionali alle spalle. Diventa quindi importante pensare un'educazione del bambino vissuta fin dal concepimento, promuovendo il benessere sia fisico che psicologico della mamma e del papà, che abbiano la consapevolezza che il progetto di genitorialità intrapreso comincia già dal rumore dei primi calci sul ventre materno.
Le emozioni durante la gestazione
La gravidanza è un periodo della vita della coppia in cui si manifestano emozioni di ogni tipo: felicità, paura, trepidazione, sono solo alcune delle sensazioni che provano i futuri genitori. Da un lato, molte famiglie vivono questo periodo con gioia, facendo sogni sul proprio bambino, immaginandone le caratteristiche fisiche, le qualità caratteriali, le attitudini future. Dall'altro lato però la gravidanza è anche densa di ansie, paure, principalmente legate alla salute del bambino.
Questo dato è riscontrabile anche nella definizione che le enciclopedie ed i dizionari normalmente danno del termine gravidanza o gestazione ovvero: Gravidanza o gestazione è lo stato della donna che porta nel proprio utero il prodotto della fecondazione. Il termine gravidanza deriva dal latino gravidus che significa: "pesante" (da gravis, stesso significato). Carica, pregna, viene detto della donna incinta in quanto porta dentro di sé un carico, una "peso" (gravedo).
Questa definizione mette in luce come caratteristica fondamentale del feto la pesantezza, una pesantezza che, secondo un'analisi accurata, può avere una doppia accezione: la prima è sicuramente riferibile alla fisicità del bambino che cresce nel ventre materno, rappresentando quindi un peso fisico per la mamma, la seconda invece è rappresentata dal peso a livello emotivo e psicologico che, nel bene o nel male, un bambino ha all'interno di una famiglia. Quest'ultima è chiamata infatti a rimodellarsi, ad assumere nuove sembianze per far spazio ad un'altra persona, uno spazio fisico ma soprattutto emotivo, uno spazio fatto di relazioni con i genitori e, qualora ci fossero, con i fratelli e sorelle.
Il nascituro quindi entra a far parte di un contesto familiare a cui si dovrà adattare, col quale si dovrà integrare e del quale dovrà rispettarne le regole e, perché egli ottenga questi risultati, è imprescindibile l'aiuto e la guida dei genitori che fin dai primi giorni di vita lo prenderanno per mano e lo accompagneranno nel suo percorso di crescita.
Ma ora sorge una domanda: e se l'educazione e la comunicazione col bambino cominciassero proprio quando quest'ultimo è all'interno del grembo materno?