Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 4 - Aprile 2025

Insegnare la resilienza a casa ed a scuola

resilienzaLa resilienza è la capacità di reagire alle difficoltà e alle sfide della vita, trasformandole in opportunità e andando avanti nonostante le delusioni e le frustrazioni. Si tratta di una risorsa indispensabile, insieme all’autostima, per crescere affrontando la vita a testa alta. Una persona dotata di resilienza è una persona più serena.
Insegnare ai propri figli ad essere resilienti è un’impresa più difficile di quanto possa sembrare.
Vedo molto spesso genitori che adottano un atteggiamento di iperprotezione, come se volessero inglobare il proprio figlio dentro una campana di vetro ed evitargli ogni frustrazione e infelicità; gli danno sempre ragione mentre il resto del mondo ha torto.

È impossibile proteggere per sempre i bambini e ragazzi dalle cose che potrebbero renderli tristi o in cui potrebbero incontrare delle difficoltà. E' anche estremamente dannoso. Molte coppie non riescono a rendersene conto e perdurano a mantenere nel tempo questo atteggiamento che a lungo andare si rivela controproducente perché non permette un pieno sviluppo della personalità.
Proverò di seguito ad analizzare alcune situazioni che si possono presentare nella vita quotidiana e che richiedono l’uso di questa "famosa" resilienza. 

Quando vostro figlio (o figlia) vi chiede di potersi cimentare in un compito, lasciatelo tentare (ovviamente se non mette in gioco la sua sicurezza fisica). Anche se vi sembrerà troppo complesso rispetto alle sue abilità, dategli libertà. Potrebbe stupirvi! Se così non fosse avrà imparato un nuovo modo di non riuscire a fare una cosa, gliene restano sempre altri 99 per imparare a farla bene (pensiero rivolto al positivo, sempre!).

Insegnate a vostro figlio ad aspettare. Insegnategli che non tutto arriva pronto per essere mangiato o non tutto può essere comprato subito. Spiegategli perché non è possibile fare quella cosa in quel dato momento (non valgono le spiegazioni che sento spesso “perché lo dico io”, quelle non sono spiegazioni). Vero, le prime volte si ribellerà, potrà lamentarsi... ma ricordatevi che nella vita non avrà tutto e subito. E’ è meglio insegnargli fin da subito che ciò che ha arriva grazie al sacrificio e all’impegno.

Valutate le richieste di vostro figlio in base all’importanza e alle motivazioni. Se vi chiede un giocattolo o un capo di abbigliamento o un taglio di capelli solo perché va di moda e ce l’hanno tutti i suoi amici, spiegategli che non sono motivazioni sufficienti per essere necessariamente accontentati. Insegnategli anche a rendersi diverso dalla massa, a ragionare con la sua testa, a volere quel cappello o quella maglia perché gli piace e non perché altrimenti i suoi amici lo prendono in giro.

Gli errori e le cadute servono a crescere, servono a rialzarsi più forti e determinati di prima. Non è tenendolo chiuso dentro una bolla di vetro che gli impedirete di soffrire. Insegnategli piuttosto ad affrontare gli ostacoli!
Resistete al forte impulso di correre ad aiutarlo appena lo vedete in difficoltà: lasciatelo tentare. Le grandi teorie sono state create partendo da tentativi ed errori!
Lasciategli vivere le proprie emozioni, anche quelle particolarmente forti e dolorose. Non sminuite mai i suoi sentimenti, siate il suo porto sicuro ma senza mai sostituirvi.

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