- Categoria: Pedagogia del quotidiano
- Scritto da Carla Rossella Cavallo
Cosa vivono i figli quando i genitori si separano?
La signora che mi ha posto questa domanda si era separata da sei mesi circa e aveva notato che il comportamento del figlio cambiava spesso e non capiva il perchè. In questo breve articolo vediamo di tratteggiare i principali aspetti della questione.
I figli subiscono la separazione già da molto tempo prima che i genitori maturano l'idea di dividersi. Consideriamo che i figli vivono con noi sotto lo stesso tetto, assorbono e condividondo tutto ciò che accade nel focolare domestico. Le tensioni che si vengono a creare tra i partner colpiscono involontariamente i figli, che iniziano a risentire del malessere genitoriale. Più che la separazione è la conflittualità tra i coniugi che fa male ai bambini.
Nella mia esperienza ho preso atto che ci sono due tipologie di coppie: nel primo caso ci troviamo di fronte due adulti che, prima di decidere di separarsi concretamente, si trascinano lentamente senza nessun legame e senza nessun obiettivo comune, ma “lo fanno per il bene dei bambini!”. Nel frattempo in casa ci sono un uomo ed una donna che sono anche genitori, che non hanno nessun interesse per l'altro e, senza rendersene conto, si annullano e si feriscono, seppur in silenzio.
Il secondo tipo di coppia va avanti a litigi accesi; nella maggior parte dei casi uno dei due coniugi non vuole la separazione e pensa di convincere l'altro a restare. Intanto la comunicazione tra i due si interrompe completamente e marito e moglie si trasformano come avvoltoi l'uno contro l'altro (reazione comprensibile perchè uno subisce, l'altro scarica la sua rabbia e paura di perdita).
In entrambi i casi abbiamo dei bambini che non hanno colpe reali ma che iniziano ad incolparsi perchè "respirano" il malessere dei genitori e se ne ritengono la causa. I sentimenti che li pervadono possono essere di inutilità, di "peso" per i genitori, causa della rottura della loro unione. Possono sentirsi come un foglio strappato a metà, sul piano emotivo. Cadono le loro certezze, non ci sono più dei punti di riferimento sicuri, diminuisce la loro autostima, l'insicurezza li fa vacillare nelle diverse scelte.
Questo ci fa capire che dopo una separazione o un divorzio è frequente che i figli mostrino cambiamenti nel quadro comportamentale (svogliatezza, aggressività, difficoltà a rapportarsi con gli altri, ecc.) ed emozionale (tristezza, rabbia, paura, vergogna, ecc.).
Le reazione dei figli alla separazione dei genitori cambiano in base:
- all’età;
- al temperamento;
- alla capacità di recuperare un proprio equilibrio dopo le avversità (detta anche resilienza);
- alla qualità del rapporto che ciascun genitore intrattiene col figlio e con l’altro genitore;
- al sostegno sociale che si riceve dagli altri membri della famiglia, dalla scuola o dai coetanei.
L'età è fondamentale, poiché in ogni fase di sviluppo i problemi vengono vissuti ed elaborati in maniera diversa.
Tra le diverse fasce d'età i più protetti sono i neonati, sempre che anche a loro venga garantita una relazione di attaccamento stabile e sicura almeno da parte di uno dei genitori. I bambini in età prescolare (3-5 anni) tendono facilmente ad attribuirsi responsabilità per la separazione, mentre i bambini tra 6 e 8 anni d’età sono più in grado di comprendere le problematiche relative alla crisi ed in genere si sforzano di mantenere buoni legami con entrambi i genitori. Diversamente i bambini d’età compresa tra i 9 e gli 11 anni tendono a schierarsi con papà o mamma ed a mostrare disaccordo o anche aggressività nei confronti dell’altro genitore.
Se la separazione avviene durante l'adolescenza, che come sappiamo rappresenta di per sé una fase particolarmente critica, i figli possono reagire reprimendo i propri sentimenti, rinviando le scelte personali o assumendosi responsabilità che non ci sono, sino a pagare un prezzo elevato pur di garantire la salvaguardia della relazione tra i genitori.
Per quanto riguarda padri e madri, essi non devono dimenticare mai che le funzioni genitoriali non si interrompono con la crisi della coppia. E' questa la condizione che permette ai figli, nonostante il particolare stress a cui si sono stati sottoposti, di recuperare un discreto benessere entro due anni dalla separazione.
Possiamo identificare alcune condizioni che facilitano nei figli il superamento emotivo e psichico della separazione dei genitori:
- la collaborazione degli ex coniugi;
- il mantenere gli stessi ritmi e abitudini di prima;
- le stesse regole comportamentali in case diverse;
- la presenza attiva di entrambi i genitori;
- la ricerca da parte di entrambi i genitori di momenti in cui, pur separatamente, stanno con il bambino in modo creativo e costruttivo, preferibilmente con degli obiettivi condivisi.
Autore: Carla Rossella Cavallo, Pedagogista Clinica, opera come insegnante di sostegno nella scuola primaria. Collabora con il Centro per la documentazione pedagogica e la didattica laboratoriale di Vicenza.
copyright © Educare.it - Anno XV, N. 2, Febbraio 2015