Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 5 - Maggio 2025

Un bambino senza padre

bimbo tristeMio figlio non ha il padre. Non è morto, non sono separata; il bambino porta il mio cognome. Non nascondo che il pensiero del momento in cui mio figlio mi chiederà del padre mi riempie di ansia perchè tutte le spiegazioni che potrei dargli non possono essere comprese in tenerà età.

Credevo che questo momento potesse essere procrastinato ma, aihmè, qualche giorno fa mio figlio di quattro anni mi ha detto: "io non ho il papà perchè è andato in guerra ed è morto".

Gli ho risposto che non è andata così, che "il papà noi non ce lo abbiamo perchè non tutti gli uomini vogliono essere papà e la mamma non ne ha trovato uno". Per il momento si è accontentato. Devo dire che ho cercato di proporre a mio figlio le figure maschili sempre come positive tant'è che lui vuole "diventare un papà", da grande, e avere "dei bimbi".

Di fronte a domande più precise, però non so proprio come comportarmi. Altrettanto non so come comportarmi in occasione della famigerata "festa del papà", dove a suola preparano lavoretti et similia. Lo scorso anno (primo anno di materna), le sensibili maestre hanno optato per far preparare il lavoretto a casa a tutti i bambini, da consegnare poi al proprio papà il giorno fatidico. Con questo stratagemma mio figlio non si è sentito escluso, anche perchè a tre anni il problema non se lo poneva proprio. Quest'anno, invece, comprende benissimo che tutti hanno un papà e io non so proprio che pesci prendere e cosa proporre alle maestre. Cosa mi consigliate?

 

Gentile signora,
non mi è possibile, vista la questione che mi pone, darle una risposta strumental-funzionale. O meglio: la si può dare, esattamente come ha fatto la scuola materna l'anno precedente, per tamponare le esigenze sul momento ma poi, la questione, come lei stessa vede, si ripropone.
Effettivamente all'asilo anche quest'anno si potrebbe evitare di fare in aula il lavoretto per la Festa del Papà; alcune scuole, in situazioni simili alla sua, invece fa fare il lavoretto per il Nonno, che è il papà della mamma, oppure del papà.
Anche l'azione di quest'anno, però, non risolverà, se non momentaneamente, le domande che suo figlio si farà, per tutta la vita, su se stesso e su suo padre.

Le risponderò ugualmente se mi permette di attingere non tanto alle mie risorse professionali, quanto alla mia sensibilità.
Suo figlio al momento non ha un padre, e su questo, mi sembra di capire, nessuno può dire il contrario.
Questo, però, non significa che suo figlio non potrà mai avere un padre o qualcuno che faccia le sue veci; anzi, se ci pensa bene, ciascuno di noi ha qualcuno che gli ha fatto da madre, da padre, da sorella o da fratello, in aggiunta ai propri !
L'importante quindi, al di là di tutto, è che suo figlio riceva e faccia le esperienze necessarie per poter attingere alla maternità, alla paternità e alla fratellanza anche in altri.

Lei ha dato a suo figlio una spiegazione eccezionale ma un po' fallace nella seconda parte: "non tutti gli uomini vogliono essere papà e la mamma non ne ha trovato uno".
E' verissimo: diventare padre è una cosa meravigliosa, davvero unica, ma bisogna sempre sentirsela e sempre le aspettative si discostano poi dalla realtà e ci vuole forza, costanza e la convinzione per non arrendersi mai.
E' proprio per questo che i papà non si trovano a etti o al Supermercato e non instilli, signora la prego, il dubbio in suo figlio di non essere stata capace lei di trovare qualcuno che gli facesse da papà. Quando si è presentata questa gravidanza, mi è parso di capire, di fronte alla maternità lei se l'è sentita e il partner, allora, no.
Nonostante ciò, però, non possiamo fare previsioni.
Nello stesso tempo, sicuramente, questa cosa va affrontata, soddisfacendo nel miglior modo possibile le richieste affettive ed effettive del bambino.

Solitamente, quando incontro una situazione come la sua, e mi succede, io consiglio sempre un percorso personale psicologico per poter esplorare ed elaborare la motivazione verso la propria maternità nonché le proprie esigenze verso il maschile ed il paterno.
Solo così, secondo me, lei potrà trovare le parole giuste per la sua / vostra situazione, parole adatte ad ogni età e adattabili alle evenienze che potranno venire.

Le faccio molti auguri e la tengo nei miei pensieri, personali e professionali.

 


copyright © Educare.it - Anno XIII, N. 9, settembre 2013