Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 4 - Aprile 2025

Rapporto nonni/nipoti

Sono una mamma lavoratrice di 39 anni, felicemente sposata e con una splendida bimba di 2 anni e 4 mesi, quest'ultima sana, affettuosa e serena.

Il mio problema riguarda il rapporto della bambina con i nonni materni. Mi spiego meglio: il rapporto tra nonni materni e genitori è da tempo fortemente incrinato, poichè noi genitori riteniamo che la frequentazione della bambina con i nonni materni non sia produttivo ai fini di una crescita armoniosa e serena della stessa. Beninteso: alla nascita della bimba e sino ai 13 mesi della bambina i nonni vedevano la bambina con ampi margini e secondo i loro desideri e noi genitori eravamo anche ben felici di ciò. Ma, a seguito di alcune spiacevoli e dolorose discussioni tra me ed i miei genitori, mi sono resa conto che:

1) non hanno mai accettato mio marito come persona e che lo riconoscono (perchè devono, loro malgrado) a malapena come padre naturale della bambina. E ciò benchè mio marito, dopo il matrimonio, abbia sempre incoraggiato le riunioni familiari con i miei (anche perchè i suoi genitori sono lontani)

2) mia madre in particolare non si fa scrupoli di manifestare la propria intolleranza verso il genero (perchè è romano, perchè è uno stupidotto...) con tutti, da parenti ad amici a semplici conoscenti (riferitomi dagli stessi)

3) entrambi, chi più che meno, hanno provocato l'allontanamento delle poche "amicizie" che avevamo, certamente descrivendoci come "mostri" che allontanano i nonni dalla nipote

4) mio padre visitava la bambina saltuariamente e su mio invito, in quanto non si sentiva "nonno"come gli altri

5) mia madre si offriva di accudire la bambina ma poi non reggeva l'impegno (ma di questo non attribuisco colpe, è solo una riflessione)

6) hanno sempre criticato qualunque nostra decisione sia in merito alle scelte comuni che da adottare verso la bambina. Come se non bastasse:

7) a seguito del diradarsi delle visite alla nipote, anzichè addivenire ad accordi nel rispetto anche del nuovo nucleo familiare (con impegni di lavoro, turni, asilo nido, cane, ecc.) gli stessi sino sono rivolti ad un legale per ottenere di vedere la bambina secondo non si sa bene quali criteri

8) poichè non hanno raggiunto lo scopo:
- mia madre mi tormenta con messaggi sms, lettere con accuse e articoli di giornali vari, commenti irripetibili all'indirizzo di mio marito
- mio padre - mio socio in azienda ed amministratore della stessa - pone in essere atteggiamenti ritosivi nei miei confronti nell'ambiente di lavoro... Il che si riflette poi anche sulla bambina, perchè il mio malessere è ormai dalla stessa in qualche modo percepito.

A questo punto mi chiedo: quali vantaggi educativi potrebbe trarre la nostra bambina da nonni del genere? Quali insegnamenti potrebbero inculcarle?

La bambina, pur così piccola, capisce e ripete... Ed i commenti sul padre?

Noi siamo piuttosto dell'idea che i problemi familiari si risolvono con amore e umiltà più che con minacce di intentare azioni legali, e che l'amore per una nipote non può prescindere da quello per i figli (quale si dovrebbe considerare anche un genero presente e premuroso). Ma intanto subisco continuamente accuse dai miei genitori di distruggere la loro esistenza e con ciò facendo del male anche alla bambina. Cosa fare nell'interesse della crescita serena di Cristina?

Ho bisogno davvero di un consiglio per il suo bene. Grazie!

 

Gentile signora Stefania,

mi rendo perfettamente conto di quanto sia difficile la situazione: come si fa a conciliare la crescita armoniosa di Cristina e la vostra serenità come persone e come genitori con quanto sta accadendo nella vostra famiglia allargata ?

Credo proprio, e lo dico anticipatamente, che non le risponderò soltanto con le mie "abilità" pedagogiche, ma anche con il frutto delle mie esperienze e della mia sensibilità personale: lascerò poi a lei il compito di distinguere fra ciò che è "tecnico" e ciò che è semplicemente solidale...

I nonni per i bambini sono importantissimi, perché costituiscono le loro origini, perché sono stati i genitori dei loro genitori, perché possiedono bagagli di insegnamenti e di esperienza, perché sono saggi, parlano con calma, si arrabbiano poco, fanno doni, VIZIANO, portano al parco, raccontano storie , soprattutto, sono esterni a tutto il senso di responsabilità, talvolta pesante, che noi, come genitori sentiamo, e riescono a risolvere problemi per noi complicatissimi molte volte con un semplice gesto o ragionamento.

Insomma : ogni bimbo adora i propri nonni ed ha ragione. Anche io lo dico sempre: i nonni ci sono per viziare!! Anche se non troppo, però!

Sono anche però molto scettica, ed ho già avuto modo di dirlo altrove, rispetto ai nonni che si ritrovano ad occuparsi dei propri nipoti quasi a tempo pieno: ciò contiene, a mio parere, un duplice rischio. Primo è che i nonni hanno già educato, hanno già fatto i genitori, e nel momento in cui diventano, appunto, nonni, hanno bisogno di riposare, godersi la vita e smettere di affannarsi. Anche fisicamente non sono più degli atleti e perciò tendono a colmare la distanza fisica col nipote che, arzillo e pieno di energia, scalpita ed ha bisogno di arrampicarsi, correre, essere cambiato eccetera, con una serie di comodità.

E' così, ad esempio, che si vedono bimbi in passeggino ancora a 6 anni, col ciuccio in bocca a 10, col pannolino fino alla scuola elementare e via discorrendo. Ripeto: i nonni vanno bene per la passeggiata, per una favola raccontata sulle ginocchia, ma non vanno appesantiti più di un po'. E' vero che ci sono anche i nonni sprint che ce la fanno e non devono sentirsi offesi dalle mie affermazioni: buon per loro, anche se io le vedrei meglio a fare shopping al mercato, all'Università della 3° età, a viaggiare, a ritrovarsi in coppia, insomma a fare, dopo una vita di lavoro e sacrifici, qualcosa di veramente loro e personale.
E non dimentichiamo che i bambini hanno bisogno e diritto alle RELAZIONI, per cui, oltre ai nonni, anche il Nido, la Scuola materna, come una baby-sitter giovane, carina e ..vigorosa, ci stanno proprio bene.

C'è poi il secondo rischio: quello per cui alcuni nonni si sentono investiti nell'educazione dei loro nipoti, e ciò provoca ingerenze, sovrapposizioni, scontri e invadenza.

Il fatto è che, per quanto i nonni siano importanti ed aiutino la nuova famiglia a crescere e ad andare avanti, i veri genitori rimangono solo e solamente i due che hanno generato direttamente quel o quei piccolini.

Al contrario ci sono nonni che sono possessivi, che sembrano motivarsi e rinascere nel momento in cui nasce proprio quel nipote, oppure che, trovandosi materialmente ad occuparsi così tanto del nipotino, ritiene di dover decidere come crescerlo e pretende che anche il figlio, il genitore di quel piccolino, ragioni e si comporti come lui, secondo i suoi parametri e valori; ma ciò crea solamente problemi.

Venendo alla sua specifica situazione, pur se a malincuore, le dico che il primo tentativo da fare rispetto ai suoi genitori è quello di chiarire la VOSTRA situazione, in cui Cristina non c'entra assolutamente nulla, e se c'entra, è per semplice rimando.

Io credo che voi, lei e i suoi genitori, non abbiate tagliato ancora il vostro cordone ombelicale, e che probabilmente ci sono fraintendimenti, equivoci, malintesi o dissapori di molto precedenti alla nascita della bimba, per dirne uno, quello dell'accettazione da parte loro della persona che lei ama e che ha scelto per la vita e per avere un figlio.
Spero ovviamente che il chiarimento, che potrà essere lungo e doloroso, sia possibile; nel frattempo, se i suoi genitori sono in grado di farlo, potranno vedere la bimba con l'impegno di tenerla fuori da ogni polemica e dissapore, facendo solo i nonni e non coloro che hanno da ridire contro la sua mamma e il suo papà; se la cosa non è fattibile, purtroppo, e sottolineo purtroppo, è meglio sospendere i contatti della piccola coi nonni, perché, a sentire la sua descrizione, chi ha bisogno dell'avvocato siete più voi che loro, mentre loro hanno bisogno di tanto aiuto e tanta riflessione per capire che la figlia è grande, che il loro dovere lo hanno fatto con lei, che ha messo su famiglia, che ha fatto delle scelte, che ha dei diritti sui suoi affetti e che ostacolarla serve solo ad allontanarla.

Magari le mie intuizioni non sono esatte, ma... mi faccia sapere!

 


copyright © Educare.it - Anno IV, Numero 11, Ottobre 2004