Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 5 - Maggio 2025

Una mamma gelosa dei nonni

Sono mamma di un bimbo di tre anni che adoro e con il quale ho un rapporto molto intimo. Non l'ho mai lasciato per più di qualche ora, ogni tanto, con i nonni. Sono molto gelosa del suo rapporto con loro soprattutto con le nonne che vivo come antagoniste. Credo che la mia paura è che mio figlio si leghi troppo a loro e instauri con loro un rapporto che mi esclude e nel lungo andare preferisca la loro compagnia alla mia o quella comunque della nostra famiglia.

Il mio bimbo però ha iniziato a frequentare l'asilo a due anni, gioca con altri bimbi, cena a casa dei vicini. Quando si tratta di lasciarlo ai nonni però mi assale questa gelosia. Il fatto è che loro premono per averlo per un giorno o una notte o addirittura per una vacanza. Devo fare forza su me stessa e concederglielo? E' positivo che un bimbo sia cresciuto dalla mamma o è più equilibrato che lui possa avere più "mamme" che abbiano cura di lui? Come posso superare questa mia gelosia?

Vi ringrazio per lo spazio che vorrete concedermi rispondendomi.

 

Certo, cara signora,

come lei ha ben intuito deve proprio vigilare su se stessa, sul quel terribile sentimento di gelosia che l'assale davanti ai nonni.

Senza alcun dubbio a tutti i bambini fa bene essere attorniati da persone significative sul piano degli affetti (nonni, zii, baby-sitter, insegnanti...). Le persone attorno sono per un bambino che cresce un'importante occasione per moltiplicare la ricchezza di esperienze, per scoprire modi nuovi di guardare la realtà, per aprire la mente ed allargare il mondo affettivo.

Come per noi grandi, è bello avere attorno a noi persone che ci vogliano bene e che ci dedicano attenzione. Ognuno di loro porta con sé delle passioni, dei racconti, dei giochi. E' chiaro poi che le sole persone autorizzate a individuare le linee di crescita sono i genitori e che tutti coloro che vi ruotano attorno devono essere massimamente rispettosi di questo ruolo principe. Vale a dire che la molteplicità delle occasioni di relazione non deve assolutamente tradursi in una inutile e dannosa moltiplicazione di dolci o di giocattoli o di piccoli vizi. Ma certo non sarà così.

Per il resto, cara signora, la mamma è una sola.

Ma ricordi, che l'amore, ed anche l'amore materno, si fonda sulla gratuità e non sul riconoscimento.

Ed allora provi a chiedersi da dove viene tutta questa paura di non essere riconosciuta da suo figlio ed ascolti questo suo bisogno profondo. Potrà essere una grande occasione di crescita anche per lei. Buon lavoro!

 

 


copyright © Educare.it - Anno II, Numero 1, dicembre 2001.