Educare.it - Rivista open access sui temi dell'educazione - Anno XXV, n. 5 - Maggio 2025

Sindrome del Cri du Chat

Sono un'insegnante elementare di sostegno e seguo una bambina con sindrome del CDC inserita in una classe terza.
Ho trovato molto interessante il contributo del dott. Sangalli e sarei interessata a saperne di più ...
E' possibile ricevere da lui ulteriori informazioni soprattutto sugli aspetti relativi alle metodologie e strategie didattiche per la costruzione di un progetto individualizzato veramente utile ed efficace? Esiste una pubblicazione, dispense o altro?

Dagli operatori ASL non ho ricevuto aiuti e consigli su come impostare il mio lavoro e a volte sono davvero in difficoltà.
Spero in una vostra risposta e vi ringrazio per il lavoro che state svolgendo.

 

Gentile Insegnante,
esiste una pubblicazione che l'associazione CdC distribuisce gratuitamente. In internet può trovare l'indirizzo e il numero di telefono della sede nazionale che si trova a S. Casciano. Chieda di Elisa che è la segretaria.
Le metodologie efficaci ci sono e sono quelle utilizzate con quasi tutti i CdC che seguono un programma riabilitativo completo. Occorre analizzare con attenzione i livelli di iper sensorialità in quanto questi spesso compromettono il lavoro. Una tappa fondamentale diventa la correlazione tra visivo e uditivo, ovvero la possibilità di vedere e ascoltare contemporaneamente. Attivare questa funzione sottocorticale è di vitale importanza in un lavoro scolastico, altrimenti si ritrovano bambini che ti guardano ma non ti ascoltano o che ascoltano ma non guardano.
Altro problema da analizzare è la tattilità che spesso è molto alterata e quindi è più il tempo che un bambino CdC si provoca autolesioni che quello in cui riesce a stare attento .L'ambiente di lavoro deve essere silenzioso e senza luce artificiale al neon. Il bambino dovrebbe dare le spalle alla finestra e dovrebbe esserci un po' di penombra. Per i problemi di convergenza meglio lavorare con un tavolo inclinato a 45 gradi.
Questi però sono indicazioni molto generali, che vanno applicate dopo aver valutato attentamente la bambina.

 


copyright © Educare.it - Anno V, Numero 5, Aprile 2005