- Categoria: Rapporto con il cibo
- Scritto da Agnese Niero
Ha 2 anni e vuole ancora il seno
Sono la mamma di una bimba di 2 anni che da quando è nata, fino ad oggi, non ha mai dormito una notte tutta di fila... si risvegliava anche fino a 5 volte per notte, e, poiché ho sempre avuto tanto latte, sembrava che l'unico modo che avesse per riaddormentarsi serena fosse il seno; così il tempo è passato, i pediatri mi dicevano vedrà che prima o poi si staccherà da sola (premetto che non ha mai voluto ciuccio o cose simili nonostante ci abbia provato tanto).
Ultimamente sembrava che la situazione notturna andasse un po' meglio si svegliava solo una volta per notte...ora, 1 mese fa' ho scoperto di essere incinta, e nonostante la grande felicità sono un po' spaventata per il futuro! Ho sempre avuto molta pazienza nei confronti di questi risvegli che poi erano sempre di pochi minuti perché di solito si riaddormentava subito, perché il sonno ce l'ha, anzi spesso è arrabbiata di essersi svegliata...il pomeriggio poi sembra che voglia recuperare quel sonno troppo disturbato della notte, dorme anche 3 ore con conseguente ritardo per l'ora della nanna la sera. In più, ora che sono incinta, provo un vero e proprio fastidio fisico a darle il seno...e così ho cominciato a rifiutarglielo, sia il giorno che la notte; per addormentarla la sera riesco a farlo con una favoletta, tenendola stretta stretta a me, ma nei risvegli notturni piange disperata mi chiede, lei la chiama "Bù" si avvicina a me e mi ciuccia la maglietta e non si arrende.. si qualche volta lo fa ma alcune volte va avanti per ore! Io mi sono sempre dedicata molto a lei, non credo che si possa dire che non ci sia rapporto, ci gioco e sono attenta alle sue richieste, però c'è da dire che Angela è sempre stata una bimba precoce e molto sveglia e ultimamente è diventata molto ostinata e un po' capricciosa, ha un bel caratterino, molto forte, non ha paura di nulla.
Insomma ultimamente mi ha fatto anche qualche scena isterica e se facevo finta di niente è arrivata anche a provocarsi il vomito... lì sinceramente non ci ho visto più e dopo qualche altro tentativo spesso andato a buon fine sembra che questa arma non la utilizzi più; adesso qualche volta si degli schiaffi da sola oppure si butta per terra e quando ha queste crisi non ci si ragiona! Il tutto adesso è peggiorato dai miei rifiuti del seno...sembra che la notte non riesca a riprendere bene sonno, è sempre nel dormiveglia, dorme bene solo le prime 3/4 ore non di più. Cosa posso fare per aiutarla a staccarsi senza trattarla troppo male, le ho spiegato che la mamma ha male alle "Bù" ma non sembra che recepisca troppo.. se rinuncia in quel momento dopo qualche ora siamo daccapo...ho pensato anche di andar via.. ma potrei solo per il week-end e non so se basterebbe.. in più qualche settimana fa' ho fatto forse l'errore di dirle che nella pancia c'è un bimbo e lei viene e mi dà sempre i bacini sulla pancia e poi con la manina dice "vieni bimbo vieni me"; premetto che Angela è una bambina socievolissima adora stare con gli altri bimbi e distribuisce a tutti baci e carezze.. mi dispiace non poterla mandare al nido ma dove abito non ce né e dovrei fare troppi km. per portarcela.. ma ne frequenta sempre molti!
Cosa posso fare, datemi un consiglio, ultimamente sono anche ricorsa all'omeopatia.
Con la dott.ssa dobbiamo ancora capire se sarà la cura giusta ma per ora non ci sono risultati...ho sentito parlare di sciroppi per far dormire i bimbi ma non so come funzionano e non vorrei che le facessero male... anche e soprattutto per lei vorrei che facesse almeno 8 ore di fila per svegliarsi anche più riposata!
Gentile signora,
da mamma che ha avuto due figli simili alla sua Angela comprendo la sua fatica ed il tono accorato con cui descrive la situazione. Ritengo importante che lei abbia cominciato a staccare la bambina dal seno e credo che Angela sia grande abbastanza per capire che alcune cose si possono fare ed altre no. In questo caso però si tratta di una questione carica di elementi affettivo-relazionali ed è normale che la sua bimba abbia reazioni più intense rispetto a quelle che mostrerebbe di fronte ad altre frustrazioni. Le pratiche "sostitutive", come quelle che sta mettendo in atto (il raccontarle una favoletta, tenendola stretta stretta), sono la via migliore per aiutarla a superare questo momento della crescita senza traumi eccessivi; rischierebbero invece di peggiorare la situazione gli allontanamenti forzati. Inventi altri momenti di grande intimità: ad es. dedichi a Angela ogni giorno un tempo prolungato per il bagnetto, all'interno del quale, tra coccole e giochi, poter parlarle in modo ravvicinato del "Bù" che fa male e del fratellino in arrivo.
Infine l'aiuti a dormire in modo regolare, anche ricorrendo agli sciroppi pediatrici in commercio se non riesce in altro modo. So che la questione è controversa, anche tra i pediatri, e si rischia di pensare a queste soluzioni con un certo senso di colpa. Se vi farà ricorso, sappia che non sta "facendo del male" a sua figlia ma la sta aiutando ad acquisire un ritmo sonno-veglia adeguato per una bambina di due anni. Inoltre si tratta di una soluzione transitoria: man mano che Angela capirà di "esser stata brava per aver dormito tutta la notte", avrà sempre meno bisogno di questo aiuto farmacologico.
copyright © Educare.it - Anno I, Numero 7, Giugno 2001