- Categoria: Bimbi vivaci e/o iperattivi
- Scritto da Maria Chiara Salvatico
Abbracciare forte e iperattività
Buongiorno, sono una mamma di una bambina di 16 mesi che frequenta da quando aveva 10 mesi l'asilo nido. La bimba dopo, a mio giudizio, un inserimento piuttosto lungo soprattutto dovuto a frequenti assenze per malattia, dopo le vacanze di Natale, sembra essersi finalmente inserita bene, mangiando con gusto (l'appetito fortunatamente non è mai mancato) ed ora dorme rilassata con regolarità nel pomeriggio.
Il problema si riscontra invece in quelli che sono i rapporti con gli altri bambini ovvero sin da piccolina aveva un approccio un po' "violento", abbracciando con impeto anche con noi genitori ed ora, in particolar modo, con i bambini più piccoli: corre loro incontro, li abbraccia forte e spesso li fa cadere a terra con conseguente pianto e spavento dell'altro bimbo. Io e mio marito continuiamo a ripeterle di fare piano e fare una carezza gentile ma sembra che le nostre parole non abbiano alcun effetto.
Tale comportamento, segnalato anche dalla maestra del nido, come può immaginare implica una serie di problemi e preoccupazioni quando ci troviamo con altri bimbi (al parco giochi o da amici). La nostra bambina è molto sveglia ed intelligente: presta attenzione ad ogni cosa e sembra capire con facilità molte situazioni e cose che le si spiegano, quindi sia per aspetto fisico che intellettivo dimostra di essere più grande della sua età. Per quanto riguarda il comportamento che ha in casa non sta mai ferma, cambia in continuazione i giochi che sta facendo e sembra essere in perpetua ricerca di un'attività nuova da fare. A sera quindi arriva stanchissima e, di conseguenza con la sua stanchezza giunge il momento più delicato dato che scatta "la sfida" con noi genitori su cosa può o non può fare: continua a fare cose che sa benissimo che le sono vietate come togliersi calze camminando scalza sul pavimento freddo, salire in piedi sui divani saltellando o buttando per terra fotografie ecc... Quando giunge l'ora di andare a nanna (20,30-21 max), devo dire, che ultimamente è brava dato che la porto nel suo lettino, con il biberon di latte e si addormenta da sola. Di notte però ha, dipende dalle notti, più di qualche risveglio (non so se sia normale o meno) e si sveglia piuttosto presto 6,30-7. Spesso però l'impressione che ho è che, al mattino, quando la porto al nido è stanca infatti sbadiglia ed è nervosetta con conseguenti piantio quando la lascio.
Ciò che ci preoccupa maggiormente e su cui vorremmo un consiglio è il fatto relativo alla sua aggresività e su come gestire al meglio quel suo abbraccio un po' troppo irruento.
Cara signora,
ho letto attentamente la situazione della sua bambina e ho cercato di interpretare i comportamenti della piccola a partire da alcune sfumature.
Innanzitutto ritengo che sua figlia sia una bambina molto intelligente e sensibile, dotata di uno spiccato senso di protezione che manifesta attraverso questi abbracci irruenti e spesso problematici dal punto di vista della sicurezza fisica dei più piccini. Accanto a questo senso di protezione ho letto anche un forte desiderio che questo affetto che lei dà agli altri bimbi sia ricambiato: è come se volesse tenere sotto controllo anche le emozioni di chi riceve il suo abbraccio.
Trovo questo atteggiamento molto normale in questa fase delicata della crescita; tenga conto del fatto che un bambino dell'età di sua figlia che frequenta il nido da alcuni mesi sviluppa con notevole anticipo rispetto ad altri il senso della comunità, della condivisione e della reciprocità. Accade di frequente che l'asilo nido scateni meccanismi del tutto naturali con maggior velocità ed intensità; ci sono bambini che sanno gestire le nuove emozioni ed esperienze con serenità e calma, mentre altri faticano ad incanalare tutti gli stimoli cui sono sottoposti, positivi o negativi essi siano.
Nel caso di sua figlia quello che spicca è proprio la somma di una grande vivacità ad un bisogno di contatto fisico dal momento che il contesto del nido favorisce i legami tattili fra i bambini.
Il comportamento della piccola in casa è speculare a quello che tiene all'asilo: con voi genitori tende ad attirare l'attenzione con gesti e azioni che provochino una reazione esplicita, nello stesso modo con gli altri bambini utilizza le manifestazioni affettive per far sentire forte la sua presenza e il suo bisogno di calore.
La mia opinione personale è che la piccola debba ancora imparare a gestire con consapevolezza le proprie emozioni, ma non è affatto cosa da poco vista l'età: ci vorrà un po’ di tempo ma sarà un cambiamento molto naturale ed equilibrato: i bambini agiscono d'istinto e non hanno ancora sviluppato in questa fase il concetto di "causa-effetto". Non è possibile, per ora, che sua figlia comprenda perchè un gesto di affetto comporti una sgridata o un rimprovero.
La routine in cui vive la piccola è basata su schemi costanti, è probabile che la sua “iperattività” (che è direttamente legata ai ritmi sonno-veglia), la renda stanca e allo stesso tempo agitata, motivo per cui giunge all'asilo nido piena di energie che vengono utilizzate per comportamenti frenetici e incontrollati.
La crescita, la buona guida da parte delle maestre unita ad un'educazione genitoriale coerente e serena sapranno dare alla sua bambina la misura giusta per affrontare con equilibrio il rapporto con gli altri e con se stessa.
copyright © Educare.it - Anno IX, Numero 7, Giugno 2009