- Categoria: Bimbi vivaci e/o iperattivi
- Scritto da Luciano Pasqualotto
Bambino distratto e iperattivo
Gentile staff di Educare.it
vorrei gentilmente sapere quale metodo o comportamento deve adottare la scuola o in particolare la maestra verso il bambino affetto da disturbo dell'attenzione o iperattività; e inoltre se è necessaria la presenza di una maestra di sostegno, se i bambino non vuole lavorare da solo per più di tre ore.
Gentile signora,
il disturbo dell'attenzione e dell'iperattività è una sindrome riconosciuta nelle classificazioni internazionali ed ha precise caratteristiche diagnostiche.
Un deficit dell'attenzione (es. labilità attentiva) o un'instabilità motoria e comportamentale non possono essere semplicisticamente ricondotti al disturbo in questione.
Questa premessa è necessaria visto l'unico esempio che ci presenta: il bambino non vuole lavorare da solo per più di tre ore. Le spiegazioni per una difficoltà di questo tipo (se di difficoltà si tratta) possono essere ben altre e molto meno gravi, ma nella sua e-mail non ci fornisce dati per formulare alcuna ipotesi, né per valutare l'opportunità dell'insegnante di sostegno.
Consideri che nei casi più gravi che abbiamo visto di disturbo dell'attenzione e dell'iperattività, i bambini non riescono a sostenere l'attenzione neppure per qualche minuto o non sono in grado di controllare la motricità fine per produrre una scrittura leggibile.
I trattamenti documentati per questo disturbo sono di tre tipi: comportamentali, cognitivo-comportamentali e farmacologici.
Noi preferiamo le tecniche di impostazione cognitivo-comportamentale, perché prevedono un vero e proprio programma educativo che coinvolge il bambino, i genitori e gli insegnanti.
Nella nostra esperienza abbiamo potuto sperimentare anche l'incidenza della variabile emotivo-motivazionale, che se presente in modo positivo, ha un ruolo importante nella riduzione dei sintomi.
copyright © Educare.it - Anno I, Numero 1, Dicembre 2000