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- Scritto da Redazione
E-reader per aiutare i dislessici
Se esiste un modo davvero economico e comodo per leggere i libri, è senz’altro quello di farlo con l’ausilio di un e-book reader (o ebook reader) che, a differenza dei tablet, garantiscono l’importanza di mantenere gli occhi in perfetta salute.
Ma questo non è l’unico vantaggio. Alcuni ricercatori della Smithsonian, infatti, hanno scoperto che impostando i lettori per la visualizzazione di poche parole per riga, viene agevolata moltissimo la lettura da parte dei soggetti dislessici. In questo modo si ottiene una lettura più veloce e maggiormente comprensibile.
La dislessia è un problema caratterizzato in particolar modo da una mancata attenzione visiva. La persona dislessica, infatti, non riesce a concentrarsi sulle singole lettere che formano intere parole o, in altri casi, nelle parole che formano una frase completa.
Utilizzando un e-reader, invece, si risolve il problema perché per il soggetto è più facile non perdere l’attenzione.
«Almeno un terzo delle persone affette da dislessia hanno dimostrato di avere problemi con l’attenzione visiva e sono stati agevolati dalla lettura su un e-reader», spiega Matthew H. Schneps, direttore del Laboratorio per Visual Learning presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory e autore principale della ricerca.
Un precedente studio era riuscito a monitorare i movimenti oculari degli studenti affetti da dislessia e aveva notato miglioramenti rilevanti con l’utilizzo di linee brevi. Tuttavia, con l’e-reader si ottengono risultati di gran lunga migliori anche in termini di comprensione del testo.
La ricerca, pubblicata su PLoS One, ha valutato sia la velocità che la comprensione di oltre 100 studenti della Landmark High School di Boston testando la differenza tra cartaceo e digitale.
Tutti gli e-reader erano configurati per la lettura di poche parole per pagina.
I risultati migliori si ottenevano con pazienti con deficit di attenzione visiva che, in questo modo, riuscivano a mantenere la concentrazione per più tempo.
«Gli studenti delle scuole superiori che abbiamo testato presso la Landmark hanno avuto il beneficio di molti anni di correzione del difetto», spiegano i ricercatori.
I risultati, quindi, estremamente positivi, potrebbero essere messi facilmente in pratica anche dalle famiglie dotando il proprio figlio/a di un e-reader e del relativo libro scolastico in formato elettronico.
In Italia, tuttavia, siamo ancora molto indietro con questo genere di tecnologie. Si pensi solo che i libri scolastici non sono ancora disponibili in formato e-book, ma si trovano solo in versione digitale per poter essere letti su tablet – quindi non adatti allo studio per una questione di salute degli occhi. L’unico rivenditore online, infatti, pare essere Scuolabook che in quanto a fornitura e varietà è eccellente, ma non è in grado di fornire un formato valido per e-reader (per esempio il formato “e-pub”).
Per chi conosce bene l’inglese, vi è una risorsa gratuita online creata dalla Smithsonian Institution, con il finanziamento del programma “Youth Access Grant”, che spiega come configurare i dispositivi. Per ulteriori informazioni potete visitare il sito http://readeasy.si.edu.
Nel nostro paese di può contattare la Biblioteca digitale dell’Associazione Italiana Dislessia “Giacomo Venuti” all’indirizzo: www.libroaid.it.
Fonte: LaStampa.it, 20/09/2013