- Categoria: L'AltraNotizia
- Scritto da Roberta Lunghini
Umiliare non è educare
In Italia, è reato obbligare a scuola un alunno a scrivere per 100 volte sul proprio quaderno “sono un deficiente”. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha condannato un’insegnante a un mese di reclusione per abuso di mezzi di correzione.
Per i Supremi Giudici, infatti, questo tipo di punizione, inflitta allo studente per il suo comportamento bullistico nei confronti di un compagno, ha caratteristiche umilianti capaci di ledere ledere la sua dignità personale di fronte a tutta la classe, confermando, in questo modo, il fatto che l’uso della violenza, sia fisica che psicologica, da parte di un docente non è mai legittimo e soprattutto non va considerato educativo.
Fonte: West, 12/09/2012
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